Un pool di aziende bergamasche (RadiciGroup, Sitip, EFI Reggiani e Acerbis) è stato scelto da Santini Cycling Wear per realizzare le pettorine in materiale totalmente riciclabile utilizzate dallo staff dell’Union Cycliste Internationale (UCI), in occasione dei Mondiali di ciclismo 2023.
Sempre più attenta al tema della sostenibilità,nel 2022 l’Union Cycliste International aveva già presentato l’UCI Climate Action Charter: un manifesto per la sostenibilità ambientale dello sport secondo azioni specifiche per ridurre gli sprechi e accelerare la transizione verso un’economia circolare. Quest’anno, in occasione del primo Mondiale che raccoglie la maggior parte delle discipline del ciclismo in un’unica location, la Scozia, e che si svolge dal 3 al 13 agosto, UCI si è rivolta al suo partner ufficiale, Santini, per rendere ecosostenibili le pettorine che indosseranno le persone dello staff (giudici, volontari, controllori…) e i fotografi accreditati durante tutto l’evento. Da questa richiesta è nato un progetto più ampio, che coinvolge una supply chain di quattro aziende coordinate da Santini e a “km zero”, poiché tutte della provincia bergamasca: RadiciGroup, Sitip, EFI Reggiani e Acerbis.
Il processo di produzione
Eco-friendly sin dalla nascita, le pettorine sono state realizzate con un filato in poliammide made in Italy, prodotto da RadiciGroup. Le proprietà elevate del filato garantiscono al tessuto comfort e prestazioni ideali per l’abbigliamento tecnico-sportivo e un aspetto morbido e pregiato. La scelta della poliammide, un materiale termoplastico e infinitamente riciclabile, è fortemente legata al tema della sostenibilità posto da UCI per gli indumenti che hanno un tempo d’utilizzo “limitato”. RadiciGroup ha così messo a disposizione il suo know-how e le sue competenze nell’ambito della chimica dei materiali per realizzare, insieme agli altri partner, delle pettorine “circolari”. Un altro aspetto innovativo riguarda il filato individuato da RadiciGroup, che permette facilità e qualità di stampa, per rendere il tessuto altamente personalizzabile. Perché design, estetica e funzionalità vanno di pari passo con la sostenibilità.
Il filato viene poi fornito a Sitip che produce il tessuto indemagliabile “Aras NG” (95 g/100 m2), monofibra, in quanto composto al 100% da poliammide, e totalmente riciclabile. Si tratta del primo tessuto di questo materiale in grado di fornire le performance legate alla stampa transfer desiderate dalla terza azienda coinvolta nel progetto, cioè EFI Reggiani, e di soddisfare i criteri di riciclabilità richiesti dal partner Radici.
Infatti, la scelta di questo tessuto è stata frutto di numerose analisi di ricerca applicata, che hanno visto EFI Reggiani testare un’ampia rosa di tessuti per trovare la miglior resa del colore e la miglior resistenza allo sfregamento e al sudore, parametri necessari per l’uso specifico richiesto dalla pettorina. Un valore aggiunto è costituito dal fatto che EFI Reggiani, oltre ad aver scelto i nuovi inchiostri a base acqua Iris Plus, certificati GOTS, ha scelto una soluzione di stampa su carta transfer, che non consuma acqua e che utilizza una quantità minima di energia al metro quadrato.
Il tessuto bianco di Sitip e la carta transfer stampata da EFI Reggiani arriveranno quindi a Santini, che si occuperà di trasferire tutte le grafiche delle pettorine UCI Glasgow 2023 dalla carta al tessuto, per poi cucirle utilizzando esclusivamente fili e componenti realizzati in poliammide, o materiale chimicamente affine, per consentire poi alle pettorine, a fine vita, di entrare direttamente nel percorso di riciclo senza ulteriori lavorazioni.
La seconda vita delle pettorine
Per la realizzazione delle pettorine si può parlare anche di ecodesign del prodotto, dato chela progettazione nasce già con l’idea di dare una seconda vita alle pettorine dopo il loro utilizzo. Al termine delle prove dei Mondiali di Glasgow, infatti, le pettorine utilizzate in questi undici giorni potranno essere raccolte e mandate a RadiciGroup per diventare nuova materia prima da utilizzare sempre all’interno del mondo del ciclismo. L’azienda ha già verificato la fattibilità tecnica dell’attività di riciclo presso i suoi impianti specializzati nella rigranulazione del materiale recuperato. Il materiale così ottenuto potrà quindi diventare il componente di un prodotto finito e firmato Acerbis: i paramani X-Elite che vengono posizionati sui manubri di alcune mountain bike, proprio per proteggere le mani da elementi esterni e le leve dei freni da cadute.