Coripet apre ai produttori di preforme

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Coripet, il consorzio autonomo per il riciclo delle bottiglie PET, aumenta la rappresentatività della propria filiera aprendo anche ai produttori di preforme, i cosiddetti converter. Utilizzando sia PET vergine sia RPET nei propri processi produttivi, queste aziende sono in prima linea nel rendere concreto il ciclo “da bottiglia a nuova bottiglia” per il PET trasparente e opaco.

Secondo il presidente Corrado Dentis si tratta di un importante passo in avanti, «Perché completa la rappresentatività coinvolgendo tutti gli attori del processo di progettazione e produzione degli imballaggi in Pet per liquidi alimentari».

Avere all’interno di Coripet l’intera filiera ci dà la possibilità di intervenire lungo tutta la intera vita dell’imballaggio in PET: progettazione, uso e ricicloCorrado Dentis, presidente Coripet

Gli obiettivi di Coripet

Nato nel 2018, il consorzio ha visto una crescita continua della compagine degli associati, che oggi rappresentano il 35% del mercato a valore delle acque minerali in Italia e il 75% del mercato di riferimento dei riciclatori di PET. Tra gli obiettivi primari, Coripet si pone di raggiungere, già entro il primo anno, la quantità obbligatoria per legge, almeno il 60%, attraverso due modalità: da un lato integrandosi nell’attuale sistema di raccolta e selezione tramite accordi con Anci e gli impianti di selezione e, dall’altro, installando eco-compattatori presso i supermercati o gli altri soggetti interessati. Le bottiglie che saranno raccolte con gli eco-compattatori saranno avviate a nuova vita attraverso i riciclatori soci in Coripet, tutti in possesso del parere positivo di EFSA per la produzione di RPET idoneo al diretto contatto alimentare.


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