La finanza scommette sull’economia circolare di Evoralis

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Promettente azienda di Cambridge specializzata nella scoperta di enzimi per la depolimerizzazione della plastica, Evoralis ha recentemente concluso un round di finanziamento “Seed”, raccogliendo 2,5 milioni di sterline. L’investimento è guidato dalla società italiana di venture capital Liftt, con la partecipazione di vari investitori tra cui Cambridge Enterprise Ventures, Parkwalk Advisors e Backbone Ventures, oltre a finanziatori focalizzati sull’economia circolare come Circular Plastics Accelerator e Archipelago Ventures.

Daniel Kaute, CEO di Evoralis

L’innovativa tecnologia enzimatica di Evoralis è progettata per scomporre anche le fibre miste e composite più complesse, aprendo la strada a una vera economia circolare nel settore tessile. La startup stima che la sua tecnologia potrebbe permettere di riciclare oltre l’80% dei prodotti tessili, affrontando così una delle sfide più significative legate ai rifiuti di questo settore. L’azienda sfrutta una piattaforma di screening ad alto rendimento basata sulla microfluidica, capace di accelerare il processo di scoperta degli enzimi fino a mille volte rispetto ai metodi tradizionali.

Daniel Kaute, CEO di Evoralis, ha dichiarato che il finanziamento consentirà di proseguire nello sviluppo della tecnologia, rendendo possibile il riciclo di materiali precedentemente considerati non riciclabili. Grazie a questo approccio, Evoralis ha il potenziale di generare un mercato di 560 miliardi di dollari, attirando l’interesse di importanti rivenditori della moda.

L’azienda è già impegnata nello sviluppo di enzimi specifici per il riciclo di poliammidi e poliuretano, due dei polimeri più difficili da trattare, confermando così la propria posizione all’avanguardia nella sostenibilità ambientale.


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