A seguito del ricorso dei tre grandi gruppi chimici Olin, Spolchemie e Westlake, la Commissione europea ha avviato un’indagine relativa alle importazioni di resine epossidiche da Cina, Corea del Sud, Taiwan e Tailandia. Tale indagine ha lo scopo di valutare se siano state adottate politiche commerciali anticoncorrenziali, come le vendite sottocosto, per determinare se, in vista dell’introduzione di possibili dazi sull’importazione, queste politiche abbiano causato un danno all’industria europea del settore.
Nella denuncia, presentata all’inizio di giugno, le tre aziende chimiche sostengono che gli esportatori dei quattro paesi asiatici hanno venduto le resine epossidiche sul mercato comunitario a prezzi notevolmente inferiori a quelli praticati dai produttori europei. La stima dei margini di dumping praticati in Europa si attesta tra il 140% e il 170% nel caso delle importazioni cinesi, del 10%-40% per quelle coreane, tra il 20% e il 40% da Taiwan e dal 60% al 90% dalla Tailandia.