Il ministro Urso all’evento di Federmacchine sull’innovazione Made in Italy

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Oltre 100 ospiti, tra imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, giornalisti e operatori del settore, hanno preso parte all’evento di Federmacchine tenutosi l’11 aprile presso la società Streparava di Adro (Brescia). Organizzato nell’ambito delle iniziative dedicate alla Giornata Nazionale del Made in Italy (15 aprile), l’incontro ha visto gli interventi di: Davide Moretti, sindaco di Adro, Pier Luigi Streparava, presidente di Streparava, Paolo Streparava, CEO dell’azienda, Bruno Bettelli, presidente Federmacchine, e Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).

Con 5050 imprese, un fatturato che nel 2024 si è attestato a poco più 52 miliardi di euro, per quasi il 70% derivante dall’attività di export, l’industria rappresentata da Federmacchine è uno dei fiori all’occhiello della produzione Made in Italy nel mondo.

La federazione raggruppa 12 associazioni di categoria: Acimac, Acimall, Acimga, Acimit, Amafond, Amaplast, Assomac, Confindustria Marmomacchine, Federtec, Gimav, Ucima e Ucimu, in rappresentanza di tutti i principali settori del machinery. Dalle macchine per la lavorazione della ceramica a quelle per plastica e gomma, per il tessile, per il legno, la pelle e le calzature, per la pietra e il marmo, per il vetro, il metallo, ma anche per il packaging, per l’industria cartaria, per le fonderie a cui si aggiungono i sistemi di trasmissione e potenza.

Soluzioni high-tech e risultati eccezionali nell’export

Imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, giornalisti e operatori del settore hanno preso parte all’evento di Federmacchine tenutosi l’11 aprile presso la società Streparava di Adro (Brescia)

Alla presentazione dei numeri, dei contenuti e delle istanze del comparto rappresentato da Federmacchine, ha fatto seguito la visita ad alcuni dei reparti di produzione di Streparava, azienda metalmeccanica, utilizzatrice di macchinari industriali, realtà di primaria importanza nel settore automotive, leader nella produzione componenti e sistemi per il powertrain e lo chassis, che ha ospitato questa kermesse.

“In questo modo”, ha affermato il presidente di Federmacchine, Bruno Bettelli, “abbiamo inteso offrire al ministro Adolfo Urso una rappresentazione del comparto dei macchinari e una dimostrazione di come questi trovano applicazione e si inseriscono nelle fabbriche metalmeccaniche italiane specializzate nella produzione di componenti e di tecnologie 4.0. Anche grazie ai beni strumentali e ai sistemi di automazione, la manifattura del paese è in grado di produrre soluzioni ad alto tasso high-tech esportate in tutto il mondo, esattamente come i prodotti realizzati qui in Streparava”.

“E a proposito di export”, ha aggiunto Bettelli, “l’industria italiana del machinery esprime da sempre risultati eccezionali, distribuendo la propria produzione su mercati decisamente eterogenei per tipologia della domanda e destinazione geografica. Primo mercato di sbocco, nel 2024, si è confermato quello degli Stati Uniti che, con 5 miliardi di acquisti di macchinari italiani, assorbono il 14% del totale esportato dal comparto”.

Bettelli: “L’incertezza è il nostro peggior nemico”

“La grande incertezza che caratterizza il mercato mondiale, sul quale pesa la figura del presidente americano e i suoi continui cambi di posizione rispetto all’introduzione di una possibile politica dei dazi, sta mettendo a dura prova le imprese manifatturiere”, si è avviato a concludere Bettelli. “Tra queste vi sono anche le aziende del comparto rappresentato da Federmacchine. L’incertezza è il nostro peggior nemico. Chi compra beni strumentali in questo momento non investe perché non sa cosa succederà davvero. Tutto ciò ci fa ritenere che questo sia il tempo dell’Europa, a cui l’Italia, attraverso il suo Governo, deve chiedere fermamente di aprire un dialogo serio con l’amministrazione americana, affinché sia fatta chiarezza al più presto. Solo così gli operatori del mondo manifatturiero potranno riprendere l’attività che, di fatto, ad oggi resta sospesa”.

“Siamo orgogliosi di aver accolto nella nostra sede un evento così significativo per il settore manifatturiero italiano”, ha dichiarato infine Paolo Streparava, CEO di Streparava. “La nostra azienda affonda le radici in una lunga tradizione industriale, ma guarda costantemente al futuro attraverso l’innovazione tecnologica, l’integrazione dei sistemi 4.0 e 5.0 e l’attenzione alla sostenibilità. Crediamo fermamente che il Made in Italy debba continuare a essere sinonimo di eccellenza, anche e soprattutto nel mondo della meccanica avanzata”.


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