Pirelli, come già avvenuto con il Cinturato radiale negli Anni ‘50 e gli ultraribassati negli Anni ’70, sta aprendo una nuova era per i pneumatici: la gomma intelligente, che grazie a un chip inserito all’interno delle carcassa è in grado di fornire informazioni essenziali sullo stato del pneumatico e sulle condizioni della strada direttamente al guidatore attraverso la centralina dell’auto, contribuendo a rendere più efficiente il controllo elettronico della vettura. Effetto principale dell’innovazione alla quale stanno lavorando i tecnici del dipartimento Ricerca e Sviluppo Pirelli è l’incremento della sicurezza attiva e passiva durante la marcia del veicolo.
La convergenza sempre più spinta tra uomo e tecnologia in ambito automotive, fa sì che il pneumatico diventi ancora di più il protagonista della sicurezza, rappresentando di fatto, l’unica interfaccia tra il guidatore, la vettura e la strada. L’elemento caratterizzante della gomma “intelligente” è un sensore elettronico, completamente autoalimentato, e quindi sempre carico e a basso impatto ambientale, in grado di fornire al computer di bordo informazioni utili per guidare in maniera sicura.
Materiali, elettronica, sensoristica, nanotecnologie sono le frontiere tecnologiche che i maggiori produttori di pneumatici devono saper gestire. Pirelli, per mantenere il proprio vantaggio competitivo in campo tecnologico, ha siglato già da tempo accordi di collaborazione con prestigiose università (tra cui: Berkeley, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino) e aziende tecnologiche leader mondiali nell’elettronica. Il nuovo Polo tecnologico e industriale Pirelli di Settimo Torinese sarà il primo luogo di produzione della “gomma intelligente” che si avvarrà del Mirs 2, evoluzione del Mirs (Modular integrated robotezed system), l’esclusivo processo di produzione sviluppato da Pirelli.