Oggi, la sostenibilità nel mondo dell’automotive passa anche attraverso l’utilizzo di compound riciclato per realizzare la componentistica sia interna che esterna di un veicolo. Si tratta di materiali a ridotto impatto ambientale, capaci di mostrare caratteristiche paragonabili a quelle della plastica vergine. Ma se l’uso di plastiche riciclate da parte dell’industria automobilistica sta diventando una consuetudine nelle applicazioni sottocofano, o a basso valore aggiunto, per quanto riguarda gli interni ci sono ancora alcune limitazioni da superare.
Ad esempio, per utilizzare appieno il polipropilene riciclato in un compound destinato a questo tipo di applicazioni, è necessario risolvere le preoccupazioni che riguardano le proprietà meccaniche insoddisfacenti, gli odori indesiderati e l’elevata presenza di composti organici volatili emessi dalle finiture interne degli autoveicoli. È su questo fronte che si stanno concentrando gli sforzi di Sirmax Group, tra i maggiori produttori internazionali di compound a base di polipropilene, tecnopolimeri, elastomeri termoplastici, polimeri post consumo e biocompound per ogni tipo d’applicazione.
L’applicazione presentata da Sirmax al Congresso TMP
Gli studi e le sperimentazioni dei centri di ricerca Sirmax hanno portato alla formulazione di un compound di polipropilene additivato con il 5% di talco e contenente il 30% di PP riciclato post consumo che rappresenta un’alternativa ai compound a base di materiale vergine destinati ad applicazioni interne, come i pannelli delle portiere.
La case-history sul pannello per portiera realizzato con materiale Sirmax, che presenta un approccio innovativo per ridurre l’odore del composto finale, migliorando al contempo le proprietà di impatto, sarà al centro di uno dei workshop della XXVIII edizione del Congresso delle Materie Plastiche, organizzata per l’8 novembre a Milano dall’Associazione Italiana dei Tecnici delle Materie Plastiche (TMP) e dalla rivista Plastix (gruppo editoriale Tecniche Nuove).
Al centro dell’edizione 2023 del congresso c’è “l’innovazione”, declinata in tutti i suoi aspetti, dalle tecnologie ai materiali, fino ai processi. Sirmax è in linea con lo spirito dell’evento.
L’innovazione al centro
Le innovazioni portate da Sirmax – con quartier generale a Cittadella (Padova), ma con 13 stabilimenti e sette centri R&S dislocati in tutto il mondo, oltre a due impianti dedicati alla produzione di materiale riciclato post consumo e post industriale – mirano a estendere l’uso della plastica riciclata a un numero sempre maggiore di applicazioni, per soddisfare la crescente domanda degli utenti finali di materiali sostenibili per l’ambiente.
Nel contesto automotive, il gruppo si sta concentrando sull’aspetto estetico, con nuove formulazioni che utilizzano texture particolariche richiamano l’esperienza tattile delle fibre naturali, o con colorazioni che ricordano il legno, la pietra, il marmo. Anche il fronte delle auto elettriche impegna Sirmax in modo importante: in futuro le auto saranno sempre più a guida autonoma ed elettrificate, avranno necessità di interni robusti e facilmente sostituibili, di scatole per l’alloggio delle batterie più versatili e leggere, dovranno avere componenti identificabili e separabili, per permetterne il loro riutilizzo e il riciclo. Insomma, va ripensata completamente la progettazione dell’auto… e Sirmax sta già studiando come fare.