“L’unione fa la forza”. È questo il motto ribadito più volte dal presidente della neonata Federazione Confindustria Macchine, Riccardo Cavanna, durante la prima assemblea dei soci svoltasi il 28 gennaio, presso l’NH Milan Congress Centre di Milanofiori (Assago, Milano).
Il nuovo soggetto di Confindustria nasce infatti per l’iniziativa di quattro soci fondatori, ovvero i presidenti di quattro importanti associazioni confindustriali di produttori di beni strumentali (nella foto d’apertura, ndr): Paolo Lamberti, presidente di Acimac (Associazione costruttori italiani di macchine e attrezzature per la ceramica), Enrico Aureli, presidente di Acimall (Associazione costruttori italiani macchine per la lavorazione del legno), Massimo Margaglione, presidente di Amaplast (Associazione nazionale costruttori di macchine e stampi per materie plastiche e gomma) e Riccardo Cavanna, presidente di Ucima (Unione dei costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio). In virtù dei soggetti proponenti, la dicitura completa della nuova associazione è Federazione Confindustria Macchine per Ceramica, Legno, Plastica e Gomma, Imballaggio e Confezionamento.
L’assemblea ha nominato alla presidenza per il biennio 2025-2027 Riccardo Cavanna, già presidente di Ucima dal 2022.
Il discorso del neoeletto presidente
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“Oggi diamo il via al futuro”, ha dichiarato Riccardo Cavanna. “Un futuro per il quale abbiamo lavorato tanto nel corso degli ultimi anni. La costituzione di Federazione Confindustria Macchine rappresenta l’approdo in un nuovo mondo. Qui potremo moltiplicare i nostri talenti e le nostre ambizioni, per rendere ognuno dei comparti che rappresentiamo più forti: servizi, comunicazione e promozione dei settori, attività di lobbying, sinergie per affrontare le grandi sfide del futuro della manifattura industriale, come la transizione ecologica e l’intelligenza artificiale.
In un mondo che cambia velocemente, sentivamo la necessità di una rappresentanza politica più forte e specifica per i nostri quattro settori specializzati nella produzione e fornitura di beni strumentali. Desidero anche ringraziare tutti i colleghi presidenti delle altre associazioni che mi hanno onorato della loro fiducia e indicato come unico candidato. Ovviamente grazie anche a tutti gli imprenditori che mi hanno votato in assemblea”.
“Infine, vorrei rivolgere un invito alle associazioni di beni strumentali che stanno osservando il nostro progetto, chi con diffidenza e scetticismo e chi con curiosità”, ha concluso Cavanna, “Costruiamo questo nuovo progetto insieme! Abbiamo come imprenditori, presidenti e direttori, non solo il piacere, ma anche il dovere di sognare in grande, perché le nostre aziende hanno bisogno di sognare in grande insieme a noi”.
I numeri della Federazione e la tavola rotonda finale
Ognuno dei settori federati rappresenta un’eccellenza del made in Italy, un riferimento nel mondo per i rispettivi settori clienti, con forti percentuali di export. Il fatturato cumulato totale della nuova federazione è di oltre 18 miliardi di euro (sulla base dei preconsuntivi 2024 pubblicati dalle quattro associazioni), generati da circa 1300 aziende che occupano quasi 70 mila addetti.
Questi e altri dati sui quattro settori rappresentati sono stati “snocciolati” dai presidenti Lamberti, Aureli, Margaglione e dalla vicepresidente di Ucima, Antonella Candiotto (in foto, ndr).
A suggello della prima assemblea dei soci della neonata organizzazione, si è svolta una tavola rotonda sul futuro della meccanica strumentale italiana: sono intervenuti Maurizio Marchesini, vicepresidente di Confindustria per il lavoro e le relazioni industriali, Lara Ponti, vicepresidente di Confindustria per la Transizione Ambientale e gli Obiettivi ESG e Marco Nocivelli, vicepresidente di Confindustria per le Politiche Industriali e per il Made in Italy. Moderatrice: Ilaria Vesentini, giornalista de “Il Sole 24 Ore”.