Il settore ferroviario scommette sulla sostenibilità, grazie all’impiego di innovative traversine realizzate con plastica riciclata. È quanto evidenzia uno studio condotto in Finlandia dalla Tampere University, recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Sustainability.
“La nostra ricerca”, spiegano nell’articolo gli autori, “dimostra che è possibile utilizzare plastica riciclata come materiale per le traversine ferroviarie, riducendo in modo significativo le emissioni complessive. In particolare, si otterrebbero vantaggi ambientali rilevanti impiegando materiali destinati all’incenerimento”.
I ricercatori hanno prodotto e testato campioni di traversine ferroviarie (con dimensioni di 0,15 m di spessore, 0,25 m di larghezza e 2,6 m di lunghezza) utilizzando due tipi di materiali plastici: LPB (sottoprodotto ottenuto dalla rigenerazione di imballaggi multistrato per prodotti liquidi, a base di polietilene, polipropilene, EVOH e PET) e ABS post consumo da RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).
Entrambi i materiali hanno superato i test di resistenza e flessione, ma l’ABS riciclato si è dimostrato l’unico in grado di resistere senza deformarsi significativamente a una temperatura massima di 55°C: caratteristica cruciale durante le estati più calde. Le traversine in plastica riciclata presentano numerosi vantaggi: sono leggere, economiche, facilmente modellabili e resistenti alle condizioni ambientali.
Inoltre, l’impiego di plastica riciclata offre maggiore libertà progettuale nella forma delle traversine. I risultati di questa ricerca hanno già suscitato l’interesse dell’Agenzia finlandese per le infrastrutture dei trasporti. Gli studiosi concludono: “L’ABS riciclato rappresenta il materiale ideale grazie alle sue eccellenti proprietà di resistenza e rigidità, che sono circa tre volte superiori a quelle dell’LPB e paragonabili a quelle delle tradizionali traversine in legno”.