ANCI-Conai: accordo sull’Allegato plastica

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riciclo

Ci sono voluti cinque mesi di confronti, mediazioni e trattative, ma alla fine l’accordo tra Anci, Conai e Corepla sulle modalità di conferimento dei rifiuti da imballaggio in plastica ai centri di selezione e riciclo è stato raggiunto, con soddisfazione da ambo le parti.

Via le fasce
L’Allegato tecnico degli imballaggi in plastica, che completa l’Accordo Quadro Anci-Conai siglato in aprile, presenta numerose novità rispetto al testo precedente, a cominciare dal sistema di calcolo dei corrispettivi, che abbandona il vecchio modello a fasce per abbracciare un metodo più preciso e puntuale, che computa solo gli imballaggi in plastica effettivamente conferiti, mentre gli oneri di separazione e recupero della frazione estranea sono a carico del Comune convenzionato.

Giorgio Quagliuolo, Presidente di Corepla
Giorgio Quagliuolo, Presidente di Corepla

«Il sistema a fasce ha consentito di raggiungere un buon livello nella raccolta differenziata e nel riciclo di rifiuti plastici, ma ha introdotto anche diverse storture che andavano risolte – commenta il Presidente di Corepla, Giorgio Quagliuolo –. Fino a oggi, infatti, i rifiuti sono pagati in base a tre fasce qualitative che si differenziano per la percentuale di frazione estranea. Per esempio, se il tenore di materiali estranei è superiore al 10%, a tutti i rifiuti conferiti si applica il corrispettivo della seconda fascia. Con il nuovo sistema, invece, il 90% del flusso viene remunerato con il corrispettivo massimo, mentre per il rimanente 10% viene addebitato al Comune il costo di smaltimento».
Sono state anche ampliate le soglie qualitative di accettabilità: per il monomateriale la quantità di frazione estranea sale dal 15% al 20%, mentre per il multimateriale leggero (plastica e metalli), si passa dal 18% al 22%. Viceversa, è stata ridotta la soglia per il multimateriale pesante.
«Il nuovo sistema offre maggiori garanzie a entrambe le parti – aggiunge il Presidente di Corepla –. Anche la distribuzione dei corrispettivi, secondo le prime proiezioni, sarà più omogeneo e, nel complesso, porterà benefici ai Comuni, specie a quelli che con i criteri dell’allegato fino a oggi in vigore ricevevano poco o nulla».

I nuovi corrispettivi in funzione dei flussi di rifiuti da imballaggio in plastica

* Rifiuti con elevata percentuale di contenitori in plastica per liquidi caratterizzati da elevata riciclabilità

Più risorse per i Comuni
I Comuni che effettuano la raccolta differenziata potranno beneficiare anche di un incremento medio dei corrispettivi del 10,6% rispetto ai livelli 2013, in vigore già dal mese di aprile. Una boccata d’ossigeno per gli enti locali alle prese con il Patto di stabilità, ma un aggravio dei costi per Corepla. «Ne avremmo fatto volentieri a meno – nota Quagliuolo –. Un aumento del 10,6% dei corrispettivi comporterà un aggravio dei costi intorno a 20 milioni di euro, che tradotto in Contributo ambientale (CAC) significa 10 euro in più a tonnellata».

Più controlli e stop al multi materiale pesante
In cambio, il sistema consortile ha ottenuto l’introduzione di un nuovo sistema di monitoraggio e controllo della qualità dei conferimenti, elemento cruciale nel sistema di riciclo e valorizzazione dei rifiuti plastici. Ed è destinato a ridursi nel tempo, fino a sparire nel 2017, il conferimento della frazione multi materiale pesante, che comportava oneri per gli impianti di selezione convenzionati con Corepla. Si tratta dell’indifferenziato composto da rifiuti da imballaggio in plastica, metallo e vetro (o carta). Entro i prossimi tre anni, i Comuni che ancora adottano questa pratica dovranno modificare il sistema di raccolta, differenziando i rifiuti per materiale, oppure avvalersi di impianti di selezione prima di conferirli ai centri Corepla.


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