Al via la campagna per aiutare i commercianti a smascherare gli shopper fuorilegge

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Da sinistra a destra, Giacomo Errico (vicepresidente Confcommercio milanese e presidente degli ambulanti milanesi), Massimo Ferlini (membro di giunta di Camera di Commercio Milano) e Marco Versari (presidente di Assobioplastiche)
Da sinistra a destra, Giacomo Errico (vicepresidente Confcommercio milanese e presidente degli ambulanti milanesi), Massimo Ferlini (membro di giunta di Camera di Commercio Milano) e Marco Versari (presidente di Assobioplastiche)

Dallo scorso 21 agosto, se lo shopper non è in regola – ossia compostabile e adatto per la raccolta dell’umido o in plastica riutilizzabile, di vari spessori – scattano le sanzioni. Ma come si fa a riconoscere i sacchetti fuorilegge? Per informare gli esercenti dei 31.000 negozi e gli ambulanti di Milano e provincia, Camera di Commercio Milano, Confcommercio e Assobioplastiche hanno dato il via ieri a una campagna di comunicazione finalizzata che prevende l’invio di una brochure e un video tutorial

Lo shopper amico dell’ambiente è già diffuso, la campagna riguarda quindi chi non si è ancora messo in regola, per evitare le sanzioni previste per legge che saranno applicate dalla Camera di commercio.
«Grazie a questa campagna, Camera di commercio e Confcommercio tutelano le imprese da un lato e la collettività dall’altro» ha dichiarato Massimo Ferlini, membro di giunta della Camera di commercio di Milano. «L’obiettivo è di non compromettere la raccolta dell’umido con sacchetti che in realtà non sono biodegradabili. La campagna è rivolta quindi anche al consumatore, perché possa utilizzare i sacchetti corretti per la raccolta dell’umido».


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