Substrati rigidi per le scocche e inserti soft e di presa sicura per maniglie, impugnature, protezioni antiurto e antiscivolo: l’abbinamento tra tecnopolimeri ed elastomeri termoplastici sposa robustezza e leggerezza nell’elettronica di consumo ultrasottile e ultradelicata che va per la maggiore. Il poliuretano termoplastico (TPU) Estane Eco di Lubrizol, con contenuto biobased, è congeniale allo stampaggio bicomponente su supporti realizzati con i copolimeri e i compound LNP di Sabic, efficaci nella realizzazione di parti con pareti sottili e spiccata resistenza chimica.
Per esempio, il guscio di un laptop (nella foto d’apertura, ndr) prodotto con LNP rinforzato con fibre di vetro Thermocomp assicura elevato modulo, ritiro ridotto, duttilità, ritardo di fiamma senza l’uso di cloro o bromo, resistenza all’impatto e agli agenti atmosferici. Gli inserti in TPU di Lubrizol aggiungono invece grip e morbidezza, resistenza chimica e ai graffi.
“Individuare la ‘coppia’ perfetta richiede tempo”, osserva Jane Cai, senior business director per l’area Asia-Pacifico presso Lubrizol. “Abbiamo unito le forze e i nostri portfolio di materiali sostenibili per fornire soluzioni di comprovata compatibilità che favoriscono i clienti nello sviluppo e nella commercializzazione di nuovi prodotti. Quest’approccio schiude possibilità illimitate”.
Studiata per applicazioni di sovrastampaggio ai termoplastici polari come PC, ABS e PC/ABS, la serie di elastomeri termoplastici Thermolast K AD1/AS di Kraiburg TPE è poi dedicata ad applicazioni nell’elettronica di consumo: le buone prestazioni dissipative proteggono i dispositivi dalle scariche elettrostatiche. Con un gamma di durezza compresa tra 50 e 80 Shore A, il materiale calibra flessibilità e durata, conservando la propria elasticità fino a 80°C.