
Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano, e Marco Colatarci, Presidente/AD di Solvay Specialty Polymers Italy, hanno siglato questa mattina l’accordo che legherà fino al 2022 le due realtà che rappresentano.
Cosa prevede l’accordo
Sul piatto della bilancia 800.000 euro in contratti di ricerca nelle aree dello sviluppo di polimeri ad alte prestazioni, materiali supramolecolari e per la somministrazione di farmaci oltre che delle tecniche avanzate di stampaggio di polimeri (per esempio 3D Printing). Il patto prevede anche attività di formazione avanzata e la collaborazione sul piano tecnico-scientifico con la possibilità di partecipare in maniera congiunta a bandi nazionali e internazionali di sostegno finanziario a progetti comuni.
Il commento di Marco Colatarci
«Il legame con il Politecnico di Milano è strategico per Solvay e ci permette di sviluppare due importanti aree specifiche: la formazione di nuovi talenti e la ricerca avanzata» ha affermato Marco Colatarci di Solvay. «Gli indicatori di qualità sono ampiamente positivi. Ogni anno assumiamo talenti che si sono formati al Politecnico e i progetti di ricerca congiunti negli ultimi quattro anni hanno generato dieci domande per brevetti internazionali. Questo nuovo accordo programmatico ha lo scopo di rafforzare ulteriormente nei prossimi anni una già consolidata collaborazione. Solvay e Politecnico intendono affrontare insieme le nuove sfide nel settore dei materiali tecnologicamente avanzati, in cui il nostro Centro di Ricerca & Sviluppo di Bollate rappresenta un’eccellenza su scala mondiale».
Il commento di Ferruccio Resta
«Con questo accordo si rinnova un modello di interazione vincente tra università e impresa. Si rafforza un’intesa che, da più di un decennio, traduce la nostra capacità di fare ricerca in progetti condivisi di innovazione, in brevetti, in percorsi di studio all’avanguardia» ha sottolineato il Rettore Ferruccio Resta. «Dal 2004 ad oggi, con l’istituzione della prima cattedra al Politecnico di Milano, Solvay ha saputo cogliere quello spirito di collaborazione che è fondamentale per la crescita del nostro Ateneo, che ci consente di essere competitivi in ambiti di innovazione strategici, come quello dei nuovi materiali, che aumenta gli investimenti in ricerca e sviluppo e la capacità di dare risposte concrete a favore dell’occupazione».